Riportiamo in questa pagina l’elenco delle domande e risposte più frequenti rivolte dagli utenti del nostro sito tramite la mail: cug@cultura.gov.it.
Risposta: La legge n. 183 del 4 novembre 2010 (c.d. “Collegato lavoro”) prevede che le pubbliche amministrazioni costituiscano al proprio interno, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e senza nuovi o maggiori oneri per la funzione pubblica, il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva,dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni” (art. 57, comma 1).
- la sua costituzione;
- l’adozione del Regolamento Interno di funzionamento;
- l’approfondimento delle materie da trattare per i componenti e i gruppi di lavoro;
- azioni di divulgazione rispetto alla dirigenza e al personale;
- l’adozione di un Programma;
- piani triennali di azioni positive.
Risposta: La diffusione dei CUG ad un anno dalle linee guida e dal temine normativo per la loro costituzione è considerevole
Risposta: No, in quanto il CUG grazie alla sua funzione e ai suoi obiettivi può essere:
- Fattore di crescita del benessere in un periodo di crisi globale quale quello che stiamo vivendo;
- Uno strumento funzionale ma poco costoso per favorire un clima migliore e politiche di conciliazione aderenti ai bisogni;
- Un importante promotore di iniziative in ambiti importanti come la gestione del personale, l’organizzazione, la conciliazione, la salute ecc…;
- Un attento sensore del clima generale, facilitato anche dalla composizione paritetica;
- Uno strumento formidabile di mediazione dei conflitti;
- Una spinta ad una maggiore produttività;
- Una redazione del bilancio di genere per una migliore allocazione delle risorse;
- Una valutazione dello stress lavoro correlato;
- Una promozione delle indagini di clima e l’adozione di codici etici, sportelli di ascolto ecc…;
- Una promozione della salute e sicurezza in ottica di genere;
- Un’attenzione alle differenze di razza, orientamento sessuale, disabilità ecc…;
- Una rimozione delle discriminazioni;
- Cultura del rispetto della dignità della persona.
Risposta:
- La Rete dei CUG;
- Incontri Seminariali, Giornate di studio e di confronto per scambio di esperienze;
- Gestione richieste e domande dei dipendenti e degli utenti;
- Proposte di modifica ed integrazione alle Linee Guida.